sabato 24 maggio 2008

Inaki Ochoa de Olza, il Messner spagnolo

purtroppo quando si entra nel mondo deell'alta quota, ci si abitua un po' alle notizie di uomini che muoiono o che riportano gravi congelamenti sulle montagne. Se ne parla tranquillamente a tavola tra una birra e una bistecca senza la minima preoccupazione o perdita di appetito (come ad esempio e' successo ad Ester, l'amica spagnola che ci ha accompagnato al BC). Forse anche un po' per esorcizzare questo tipo di avvenimanti che sai che ti possono capitare in qualsiasi momento. Inaki era un forte hymalaista con piu' di venti anni di attivita' su queste montagne e ben dodici ottomila all'attivo. Tantissima esperienza quindi che pero' non e' bastata a cambiare il suo destino. Io lo conoscevo poco, ma nei pochi e fugaci incontri avuti con lui mi ha subito trasmesso quella sensazione di forza sicurezza e serenita' propria dei GRANDI. Per questo voglio unirmi al coro dei tributi di stima e affetto che stanno arrivando da tutto il mondo alpinistico.
Ciao Inaki, si sentira' la tua mancanza
cala

venerdì 23 maggio 2008

ADDIO INAKI

Scampoli di trekking





scampoli di trekking



scampoli di trekking



scampoli di trekking


fine

Di nuovo a Kathmandu, inizio e fine di ogni spedizione, ogni fatica sogno ed avventura.
Il trekking di rientro e' stato fantastico: paesaggi meravigliosi, abbiamo superato un passo, il Lakya La di 5140 mt in mezzo a nubi che andavano e venivano ma che sempre purtroppo coprivano le alte montagne circostanti, e che alla fine hanno deciso di trasformarsi in bufera proprio sul colle. I paesi incontrati di nuovo da viaggio nel tempo , mangiando in cucine fumose con la gente del posto e dormendo ammassati in stanzoni su scomode stuoiette. Per fortuna la compagnia si e' rivelata piacevole (i tedeschi della spedizione Dav Summit)e ha aiutato ad alleviare la fatica: circa dieci ore di camminata al giorno con zaini pesanti sulle spalle perche' tanto per cambiare abbiamo avuto problemi coi portatori.
Ho vissuto questo trekking di rientro sempre un po' come in trance, pensando e ripensando continuamente a quello che e' successo sul Manaslu. Come mai sto tornando indietro senza cima? Era sicuramente alla mia portata, e adesso sono in forma come non mai. Bastava partire e fare quello che mi riesce meglio da sempre: camminare e soffrire. Soffrire e non mollare. Passo dopo passo fino a quando non c'e' piu' niente da salire. Ma e' andata cosi'. Quel giorno, il 13 il vento era troppo forte. Thomas Lammle ha detto che nessuno sarebbe potuto arrivare in cima quel giorno, e perche' non credere a un uomo con tanta esperienza? Non avevo tenda al c4, quindi non potevo aspettare li' un altro giorno per un secondo tentativo. Ho preferito scendere d'un fiato fino al BC per poter riposare e provare di nuovo qualche giorno piu' tardi con un secondo tentativo. C'era la motivazione, il tempo e almeno altre due spedizioni avevano tempo quanto e piu' di me: gli olandesi e i colombiani. Non c'era motivo di aspettarsi una fuga generale come e' poi avvenuto.
Ho commesso degli errori tattici e sicuramente ne faro' tesoro. Il Manaslu e' una montagna tosta e pericolosa, il solo nominarla fa venire la pelle d'oca a molti alpinisti, e non e' assolutamente detto che quando ci tornero' faro' sicuramente la cima. Pero' bellissima. Un pezzo del mio cuore e' rimasto la' a 7780 mt. Adesso posso solo dire di avere vissuto un'avventure da hymalaysmo epico, di quelle che leggi sui libri, con ore di traccia da battere, seracchi precari, bufere di neve, congelamenti, uomini che muoiono, grandi cavalcate e ritirate roccambolesche. Mi sento molto stanco ora, ma anche piu' ricco dentro. Piu' capelli bianchi, piu' saggezza... forse... . Niente cima, ma dopotutto quello che conta non e' l'arrivo ma il cammino che si compie per arrivarci no? Il problema e' che ci devi arrivare all'arrivo... .
Ebbene si, credo che questa sia la fine. Mio malgrado sono costretto a scrivere la parola fine su questa avventura. Lieto di invitarvi alla mia prossima voglio ringraziare gli amici che mi hanno sostenuto e rincuorato tramite i messaggi, grazie mille, mi siete stati di grande aiuto, la mia bambina che anche lei ha voluto essermi vicina con questo sistema, e Priska, sempre mia confidente al termine di ogni fatica. Ringrazio inoltre il negozio Skialp di Cuorgne nella persona di Simone Dallera per il materiale fornitomi, specialmente per gli sci che si sono rivelati molto utili e perche' no, di grande divertimento in alcuni momenti con la neve che si alzava leggera fino alla vita.
Ringrazio ancora Javier Campos, mio compagno in questa avventura e nuovo amico, e saluto tutti gli amici conosciuti al BC.
A tutti un grande abbraccio e un arrivederci alla prossima
Adesso vado ad affogare nella birra, grande ricostituente di sali minerali:-)
FINE CALA

giovedì 22 maggio 2008

Cala a Kathmandu

Domani dopo un viaggio che durerà 8 ore su un bus, Cala approderà a Kathmandu.
In questa settimana ha dovuto affrontare lunghe ore di trekking e l'attraversamento del Larkya Là per raggiungere il fondo valle.
Ha viaggiato senza portatori e con un zaino di 20 kg sulla schiena ,a quanto pare infatti i porters non hanno voluto attraversare il passo e hanno deciso di ripercorrere la via di salita fino ad Arughat e poi Kathmandu.
Non sapendo dunque quando arriveranno i bagagli ( e se arriveranno!) Cala non può ancora programmare il volo di rientro in Italia, al momento rimane ancora il 1° di giugno!
Da domani potremo finalmente leggere i suoi pensieri...
Tashi delek

venerdì 16 maggio 2008

Cala a Sama - si rientra

Sfumata l'idea di tentare una seconda volta la vetta, il Cala rammaricato è partito sta notte da solo per smontare i campi alti.
Dopo alcune ore di cammino, non totalmente ripreso dalla fatica dei giorni precedenti è dovuto rifugiarsi nella tenda vuota del Campo 1 " Non avevo più forze e non riuscivo a scaldarmi, mi sono coperto con lo zaino e ho acceso il fornelletto per trovare un pò di sollievo, ho veramente rischiato di rimanerci! "Così ha commentato al telefono questa mattina.( ora italiana )
Appena ha incominciato ad albeggiare ha smontato il Campo ed è sceso al Campo base e poi a Sama " E' incredibile come si sentono i pofumi di terra e di fiori dopo 23 giorni sulla neve e in quota,che bella sensazione!".
Ora si fermerà due giorni qui, il tempo necessario per trovare i portatori e organizzare il ritorno che si effettuerà attraverso il Larkya La e poi nella Valle dell'Annapurna.
Tashi Delek

giovedì 15 maggio 2008

Dal diario di Cala.







Sono le 21,00 gli ultimi preparativi e come deciso parto alla vetta del Campo 4, 7440 metri. Tutti gli altri sono già là, il termometro segna -13 e scenderà fino a -15 in poche ore prima di congelarsi.Subito mi accorgo che forse ho sbagliato strategia: credevo di poter procedere veloce su una traccia già battuta, mentre la nevicata quotidiana l'ha completamente coperta. Affondo nella neve fino al ginocchio su un muro di 35°, dopo 150 metri di dislivello devo affrontare alcuni passaggi tecnici e superare seracchi di ghiaccio blu. E poi di nuovo nella neve fino al ginocchio.
La mezzaluna che fino ad allora mi aveva tenuto compagnia ulluminandomi la strada scompare e sono costretto ad accendere la frontale. Adesso sono proprio solo con me stesso e i miei pensieri, e l'orologio che segna il tempo inesorabile, sembra che cambi il quadrante dei minuti mentre quello della quota rimane immobile.
Piano piano faticosamente arrivo a quota 7400 ( il C4 è a quota 7440), affronto un traverso a destra molto pericoloso. A un certo punto vedo qualcosa davanti a me, guardo meglio ed è un cadavere tutto raggomitolato, con il teschio all'ingiù e una mano a falangi aperte rivolte verso l'alto e me, che sembra darmi il benvenuto al Campo 4. Il ghiaccio lascia spazio a uno spiazzo di roccia e neve disseminato di tende nuove e vecchie a brandelli.L'atmosfera è surreale, il posto è quanto più lontano dalla natura umana io abbia mai visto. Guardo l'ora e sono le 2,15. Porca miseria cinque ore anzichè le tre che avevo previsto e in più con un dispendio di energia decisamente maggiore. E adesso il vento è molto forte. Alcune tende ballano come se dovessero saltare via da un momento all'altro. Sono solo, alcune persone vagano per il C4 come zombi senza dare l'impressione di voler partire,altri sono in tenda, tutti gli altri già andati.
Io non conosco la strada. E' notte e non sono mai stato qui prima d'ora, e non so neanche in che direzione è la cima. Vedo due, tre luci in lontananza, per qualche istante nella tormenta, e decido di andare in quella direzione facendo attenzione a dove metto i piedi. Sono circondato da un vero e proprio mare di ghiaccio blu. Bisogna fare attenzione a come mettere i ramponi perchè un passo falso chissà dove mi farebbe scivolare. Guardo l'ora ho percorso 80 metri in un ora. Sono le 4,45 e mi dico che devo darmi una mossa. Per fortuna il percorso s'inclina e riesco a guadagnare dislivello. Il vento si rafforza sempre di più e adesso le dita delle mie mani mi accorgo che sono vicine al punto di congelamento, mi avvicino faticosamente a un seracco che offre un minimo di riparo e mi cambio i guanti. Mi ricorderò sempre l'incredibile sensazione di ritono alla vita delle mie dita. Intorno a me ci sono delle persone, uno vomita e dice che torna indietro, una donna si rivolge al suo sherpa, che è lì immobile e impassibile, dice che è stanca e torna indietro, ad un certo punto noto che c'è il bulgaro e poi non lo vedo più. Io tiro fuori la picozza e continuo. Adesso la parete si fa più inclinata 45° e inizia ad albeggiare, guardo su e davanti a me ci sono i tre colombiani, in poco li raggiungo e alle 5,00 , 5,15 sbuchiamo sul plateaux sommitale in tempo per vedere l'alba, qui infuria una vera e propria tempesta. Impiego venti munuti per tirare fuori la telecamera e riprendere un minuto. Bisogna stare attenti a non essere trascinati via dal vento. Faccio ancora qualche passo verso la cima ma è ancora molto lontana: sono a quota 7780, il plateux è lungo e poi la parete s'inclina di nuovo per 400 metri. Vedo i colombiani davanti a me che tornano indietro, penso che sono 8 ore che fatico e me ne mancano più di 4 circa, nella bufera e solo, e in più non posso neanche tornare al Campo 4 perchè non ho tenda lì. Devo per forza tornare almeno fino al C3 e in più si stanno avvicinando nuvole nere minacciose, così mio malgrado giro i tacchi e incomincio la discesa che mi porterà fino al BC, sono le 5,30 e s'infrange un sogno : le lacrime si ghiacciano sulle guance e s'uniscono al blocco di ghiaccio che sono diventatii miei baffi! Ma non c'è tempo per quello ora. Bisogna tirarsi fuori da quell'impiccio, fasci di neve scorrono super veloci sulla superficie di ghiaccio blu, sciare neanche a parlarne, testa bassa e giù.
Questa notte compirò un ultimo atto da uomo vinto ma non rassegnato.Un ultimo tributo alla montagna.
( Cala )


FOTO 1 = C3 da dove sono partito
FOTO 2 = mia faccia al momento della rinuncia
FOTO 3 = Più o meno il punto più in alto dove sono arrivato. La cima sullo sfondo.
FOTO 4/5 = Mare di ghiaccio
FOTO 6 = Mia faccia all'arrivo dopo 17 ore in alta quota

martedì 13 maggio 2008

Cala rinuncia alla vetta del Manaslu

A 300 metri dalla vetta del Manaslu Cala è costretto a rinunciare e fare dietro front.
A quota 7800 metri sul plateaux sommitale Cala si arrende, non c'era più tempo, l'alba stava spuntando e il tempo era da inferno, vento gelido, neve e grandi minacciose nuvole arrivavano dalla cima.
Non è deluso Carlalberto, essendosi spinto più in alto di qualunque altro questa notte, dice che non era possibile proseguire oltre, sarebbe stato troppo rischioso, senza contare che lui non aveva nemmeno il campo 4 montato dove rifugarsi in caso di una violenta bufera durante la discesa.
Infatti ieri è partito dal campo 3 a quota 7000 metri alle 21,00 di ora nepalese, mentre Javier e un ragazzo bulgaro alla mattina erano saliti per montare un campo 4 a 7400 metri per poi partire a mezzanotte " Preferisco così, ha detto Cala, così oggi mi sono riposato, ho mangiato e ora mi preparo l'acqua!Non avevo voglia di portare la tenda e tutto il materiale a 400 metri da qui, questa sera parto e faccio tutto in un colpo solo".
Ora si trova al Campo Base, sicuramente non ci sarà un altro tentativo per Javier che ritiene "Finita la sua spedizione!"Cala invece non si pronuncia, ora vuole solo recuperare le forze...intanto le tende sono rimaste con tutto il materiale su in quota " Non si sa mai...dovesse cambiare il tempo, forse in velocità potrei ancora provare a salire per un secondo tentativo".

sabato 10 maggio 2008

Cala al Campo 2

Oggi Cala ha raggiunto il Campo 2 sempre sotto la neve!
Prevede che dovrà allestire altri 2 campi in stile alpino prima di raggiungere la vetta a causa delle condizioni climatiche e della via difficile da percorrere e completamente da tracciare.
Quel poco di sole che c'è stato questa mattina gli ha dato fastidio sul viso che dopo le ustioni della scorsa settimana è molto delicato e sensibile.

SUMMIT DAY PREVISTO IL 13 MAGGIO
In bocca al lupo!
Tashi Delek

giovedì 8 maggio 2008

altre foto



Foto 1 = Colle nord
Foto 2 = Campo 2

7-8 maggio ( Pezzi di Diario )





7/05/08

H 9:52 il sole e’appena stato coperto da dense nubi cupe che salgono dalla valle. Questa mattina ci siamo svegliati con un cielo azzurro e sole accecante. Una bella sorpresa dopo due giorni di nuvole, nebbia e neve. Questi sono i momenti peggiori per me. Riposo forzato al BC quando con la mente vorrei essere in azione: non importa dove se a faticare per la cima, lavorare per il barzar o organizzare la capanna. Questa notte ho sognato tutta la notte di salire in cima e di scendere con gli sci e di come fare per smantellare i campi alti. Comunque sembra che partiremo tutti il 10(anche se le previsioni non sono piu’tanto belle…oggi all’8/05). Altri due giorni di riposo forzato. Mi rendo conto pero’di averne bisogno: oggi mi sono svegliato piu’stanco di ieri e tutti le herpes sul labbro inferiore sono un disastro. Anche l'ústione sotto l’orecchio sinistro ha bisogno di qualche tempo per migliorare. Eh si, questi giorni di lavoro in quota hanno lasciato il segno. Anche i pantaloni noto che mi stanno piu’ larghi.

Adesso cerco di tenere duro. I pensieri spaziano da Priska ad Alice, Pragelato e ovunque fuori da questo BC dove ormai tutto mi da’ noia: nevica tutto il giorno e mi da’ senza pensare che e’ tutta neve ottima per sciare; questa mattina ci sono state due ore di sole con paesaggi magnifici, e il sole mi da’ noia: mi brucia la faccia e mi fa sudare se mi ritiro in tenda. Adesso h10:08 ha ripreso a nevicare.

Comunque qui il posto e’meraviglioso e la spedizione e’ completamente diversa da quella mia precedente al Cho Oyu. Qui ogni metro te lo devi guadagnare, anche la speranza di salire con uno zaino leggero in velocita’ e’stata ormai abbandonata. Nessuno ti apre la via, la neve e’profonda e c’e’ ancora una sezione sopra i 7000 m da attrezzare. La nostra tattica sara’ quella di partire dal c2 con una tenda nello zaino e salire sempre il piu’ possible, fino ad arrivare, probabilmente in due giorni, a una quota compresa tra i 7100 e i 7400, dove inizia il plateau sommitale che porta con pendenza costante fino alla cima. Da qui partira’ il nostro tentative di vetta. Io poi cerchero’ di scendere in un colpo solo dalla cima fino al bc con gli sci. Vedremo se ne avro’ la forza. Tutto e’ pronto, tutto il materiale e’ al c2 e le previsioni danno(davano) due giorni il 14 e il 15 di vento debole in quota. Vedremo.

8/05/2008

Oggi e’ l’08/05 e sono le 10:40. la mia faccia e’coompletamente ustionata e perde i pezzi. Proprio adesso qui di fianco stanno tenendo una riunione per la tattica di salita. Sembra che tutto rimanga come ho scritto. Si parte il 10. i tedeschi non hanno tempo per aspettare. Mi manchi tanto, specialmente questa notte. Ciao ammmmmore

Ciao, adesso e’ arrivato anche il capo giapu e sembra che anche lui parta gli stessi nostri giorni. Buono perche’ ha un sacco di sherpa.

Ciao ammore

Calasherpa dal Manaslu

Foto 1 = Ustioni
Foto 2 = Neve al BC
Foto 3 = Sciare a 6800 metri
Foto 4 = Sul Seracco

martedì 6 maggio 2008

6850 metri SOLO SUL TETTO DEL MONDO

Cala al telefono " Che stanchezza, sono distrutto ma molto felice. Questa mattina mi sono svegliato al campo 2 e sotto di me c'erano solo nuvole, tutta la valle del Manaslu coperta di nuvole fino al Campo1. Ho deciso ugualmente di andare un pochino in su, con le pelli di foca. Sprofondavo nella neve fresca, e dopo tanta fatica ho raggiunto il colle nord a 6850 metri. Che sensazione, c'ero solo io su tutta la montagna, nessuno era ancora salito così in alto! Uaoh...il Manaslu da lassù è proprio bello!
Non ho continuato perchè stava arrivando la bufera, ho impiegato un' ora a scendere perchè dal Campo 1 ho dovuto togliere gli sci e proseguire a piedi, non c'era visibilità e tirava vento!
Ora ho mangiato e mi sento meglio, per due giorni starò al campo base per recuperare e attendere una finestra per provare la vetta, non mi resta che attendere il bel tempo!"
(Cala)

domenica 4 maggio 2008

Neve,neve e ancora neve!

Cala oggi ha raggiunto il Campo 2 sotto una bufera di neve e tracciando da solo...4 ore e mezza dal Campo 1 gli hanno tolto le forze, in più arrivati al campo hanno trovato le tende semi sommerse dalla neve!
Questa notte si fermerà lì poi domani scenderà in quanto le previsioni danno 5 giorni di brutto tempo e ...NEVE!!!
Ancora nessuno ha raggiunto il Campo 3 , la spedizione commerciale giapponese ha posto un campo a 6800metri! Insieme a Cala al campo 2 al momento c'è Javier, un cazaco fortissimo al suo 11 ottomila ( 31 anni ) e due colombiani arrivati da poco! Come dice Cala " i più determinati e forti! "
L'ho trovato concentrato e rilassato, in qualche modo rassegnato a questo tempo che non dà tregua, è molto importante in queste situazioni non lasciarsi prendere dallo sconforto e mantenere il morale alto!

Per gli amici spagnoli : Javier acquista forze ogni volta che sale in quota, sembra che faccia meglio per il suo corpo! Non ha avuto alcun problema ai piedi per il freddo ed è molto determinato!
Ester invece si annoia un pò al campo base da sola sotto la neve...la capisco!!!
Tashi delek

sabato 3 maggio 2008

Lettera di Cala e foto dai campi




Ciao amore,

Oh se mi manchi !

Qui al BC ieri ha nevicato tutto il giorno, dale 9:00 fino a notte inoltrata.

E’ una situazione un po’strana, o forse e’normale qui. Oggi e’il decimo giorno che siamo arrivati, e abbiamo gia’allestito il C1 e il C2, e dormito anche una notte al C2. Oggi partiamo per dormire una notte al C1 e forse, se il tempo lo permette, un'ltra notte al C2, e poi portare materiale su verso il C3 e tornare a dormire al BC. Col programma siamo piu’avanti di quasi tutte le spedizioni qui al Manaslu. Solo gli olandesi sono un po piu’avanti e credo ormai pronti per provare la vetta, anche se anche loro non sono andati oltre il C2 a 6400 mt. Non mi ricordavo che un 8000 fosse un assedio e bisogna essere forti anche di testa, bisogna avere pazienza.

Il problema degli sherpa e’stato che un gruppo di 4 o 5 di loro si e’messo d'ccordo per spillare a noi “ricchi”occidentali qualche centinaio di dollari (e non escludiamo che anche Domaijin fosse coinvolto). Avevano gia’spillato ai tre colombiani appena arrivati 300usd rilasciando addirittura una ricevuta. Quando Thomas, il leader dell 'Ámical lo e’venuto a sapere, non ci poteva credere, perche’ quegli sherpa lavoravano per lui la maggior parte, e l ámical li paga molto bene, cosi’cé’rimasto molto male, ha restituito I soldi ai colombiani e fatto il cazziatone ai suoi sherpa. Pero’il fatto e’che ormai l’hymalaya e’cambiato e gli sherpa sono diventati mercenary fannulloni che non fanno niente se non pagati. Non hanno piu’lórgoglio di una volta e non si riesce piu’ad instaurare un rapporto di amicizia e fiducia. Almeno cosi’ho avvertito qui: ormai ci vedono solo come dei dollari che camminano a cui attingere il piu’possibile. Spero di sbagliarmi e che sia stato solo un episodio circoscritto… . comunque ora e’ tutto chiarito e Dawa, il principale responsabile, sta partendo con lámical.

Mi manchi un sacco...
Io sto bene , ho gia’sciato dal C2 fino al BC . Nessun altro.

Ieri fatto festa con I tedeschi dell ámical per loro ultima sera, comunque passato bella srata diversa e bevuto anche un po’. Un bel diversivo. Oggi pero’si ritorna alla montagna.

Ciao ammmmmmmore a presto."
FOTO 1 = Campo 2
FOTO 2 = Cala al Campo 1
FOTO 3 = Tenda di Cala al Campo Base

giovedì 1 maggio 2008

Nottata da incubo

Dopo l'estenuante fatica Cala non ha trascorso una bella nottata al Campo 2, mal di testa,tempesta con fulmini e tuoni non gli hanno permesso di riposare serenamente e recuperare le energie.
Nonostante la forza che mancava ha tentato di salire un pò verso il Campo 3 ma 40 metri gli sono bastati per capire che non era ancora il momento giusto.
Dopo 1 ora di difficile discesa con gli sci , con una mezza caduta in un crepaccio, e la ripresa di una meravigliosa slavina vicino a lui, ha raggiunto la tenda.
Ora si trova al Campo Base, la neve in discesa era difficile e crostosa ma è comunque soddisfatto della sua prestazione, si fermerà qui oggi e domani per un meritato riposo e poi salirà per montare il Campo 3 e se il bel tempo e le forze lo permetteranno magari anche in vetta.
" Non siamo ancora pronti, ci manca ancora una buona settimana di acclimatamento, certo che se riuscissimo già a salire sarebbe meraviglioso! " Così mi ha detto oggi con la voce un pò rotta per la fatica.
Al momento al Campo Base la spedizione tedesca ha rinunciato a salire e si prepara per ritornare a Kathmandu, avevano previsto il ritorno in elicottero ma a causa della dell'arrivo della fiaccola sull'Everest sono stati bloccati tutti i voli, anche nell'area del Manaslu.
E' arrivata però una spedizione di 5 giapponesi e 2 cazachi...
Un fatto non molto piacevole ci ha stupito, gli sherpa che stanno preparando la via per la spedizione Olandese hanno sgarbatamente chiesto del denaro a Cala e Javier per poter passare sul loro tracciato, sia Cala che Javier hanno trovato insolito il modo con cui questi hanno inoltrato la richiesta, un modo che non appartiene alla pacifica popolazione Sherpa! Ovviamente loro sono pagati dal gruppo che gli ha ingaggiati e non succede mai che richiedano denaro ad altri alpinisti e soprattutto che si rivolgano con questi toni. Onde evitare inutili e non proficue discussioni Cala e Javier si stanno informando per capire come risolvere questo malinteso...
Conoscendo lo spirito gioioso e l'animo pacifico del Cala credo che siano stati veramente trattati male...è un mondo che sta cambiando e sicuramente assisteremo sempre di più ad aventi simili ( Nonostante questo siamo tutti d'accordo sul fatto che gli Sherpa d'alta quota debbano essere tutelati e pagati di più rispetto ad ora! )
Due giorni di sonno tranquillo anche per me che attendo sue notizie...

Tashi Delek amore e forza che il mal di testa passerà!

Per Alice : papà mi ha detto di dirti che ti pensa tantissimo e che gli manchi...appena riesci mandagli un messaggino che ha bisogno di avere tue notizie!=)


mercoledì 30 aprile 2008

Pillole di trekking - Javier & Ester

Pillole di trekking - Il Cala

Estenuante salita al campo 2

Campo 1 -> Campo 2
Tempo di salita : 7 ore
Altezza di partenza 5900 metri - altezza di arrivo 6400

Nonostante la nevicata notturna il Cala è riuscito a raggiungere il Campo 2, è stata un'ascesa difficile ed estenuante,la traccia infatti \era completamente scomparsa poichè da giorni nessuno saliva più ai campi alti.
Con la neve fino al ginocchio il Cala, alternandosi con Javier e una alpinista del team Olandese ( Katia ) ha dovuto ritracciare la via arrivando stremato al Campo 2.
Proprio per queste difficili condizioni al momento nessuno ha ancora tentato la vetta.
Questa notte la trascorrerà qui e domani scenderà fino al campo base con gli sci.
Il percorso fino a questo punto sembra sicuro senza pericolo di slavine, come dice Javier è "muy seguro", e lo spettacolo meravigliso.
Come ogni sera la neve sta scendendo sulla tende degli alpinisti e si prospetta una notte di bufera, ormai da settimane il meraviglioso tempo del mattino, con freddissimi cieli blu, va peggiorando nel primo pomeriggio fino a nevicare nella serata e cancellare ogni impronta sul percorso...tutti attendono una finestra per poter finalmente sfidare la montagna.


Per tutti gli amici spagnoli che ci leggono : da domani io e VALERIA(Gadanwoman) lavoreremo per tradurre le notizie in spagnolo, al momento vi posso dire che Javier e Ester sono in splendida forma!


Tashi Delek

martedì 29 aprile 2008

Cambio di programma e neve stupenda!

A causa di una bufera di neve Cala è dovuto scendere dal Campo 1 e cambiare il suo programma di salita!
Il 27/04 è riuscito a salire al Campo 1 e a trascorrere una nottata piuttosto agitata sia per il mal di testa, che non gli ha permesso di chiudere occhio, che a una violenta nevicata!
Ieri mattina è dunque sceso con gli dal Campo 1 godendosi una neve meravigliosa...
Oggi risalirà al Campo 1 trascorrerà la notte e poi domani mattina salirà al Campo 2 per allestirlo e mal di testa permettendo cercherà di dormirvi!
Grazie a queste continue nevicate, il Cala si sta godendo con gli sci una meravigliosa neve, l'ho trovato assolutamente su di giri .
Nei due giorni di rest day al Campo Base ci invierà qualche foto...speriamo!

sabato 26 aprile 2008

GRAZIE FRA

Vorrei ringraziare la Fra per la sua splendida collaborazione!
Sei stata preziosa...
Ti vogliamo bene
( Pri e Cala )

Polvere a 6000 metri...

25 Aprile 2008
Base Camp -> Camp 1
3 ore di salita - 14 minuti di discesa con gli sci
Altezza di partenza 4.900 metri arrivo 5.735 metri

Cala ieri e' salito dal Campo Base al Campo 1, preparando un Campo perfetto a prova di bufera.( =) )
E' riuscito a salire interamente con gli sci e le pelli di foca impegandoci circa 3 ore, lentamente riprendendo con la telecamera e facendo foto. Il campo 1 e' posizionato in un posto meravigliso con una splendida vista sulla valle!
Dal Campo 1 a 5735 metri e' riuscito a scendere interamente con gli sci fino al Campo Base in 14 minuti, contro l'ora che ha impiegato Javier a piedi!
Ho sentito Cala entusiasta, non ha mal di testa, si sente in forma splendida e in piu' si sta divertendo con gli sci , l'altro ieri e' salito di 600 metri scendendo poi su una polvere meravigliosa.
Il team degli olandesi anche loro impegnati nella scalata, guardandolo ammirati, gli hanno poi chiesto di poterci fare un giro anche loro...come sempre il Cala stupisce e diverte!
Al Campo Base a differenza di come pensavamo e' interamente su neve, dunque Cala non ha scarpe di ricambio per la sera e mi ha detto che sta andando in giro con le scarpette interne degli scarponi da sci.
Il programma per questi giorni ( tempo permettendo ) e' gia' stato definito :
26/04 = Rest Day al campo Base a causa di una brutta tempesta in arrivo
27/04 = Salita e nottata al Campo 1
28/04 = Campo 1 -> Campo 2 allestimento campo e salute permettendo notte al campo 2
29/04-30/04 = Rest Day al Campo Base per recuperare le forze
1-2-3 = Salita dal Campo base al Campo 2 - notte al Campo 2 -> Salita dal campo 2 al CAmpo 3 e allestimento del campo 3 , notte e poi 1' TENTATIVO ALLA VETTA!!!
Si tratta ovviamente di un programma di base in quanto tutto dipendera' dal tempo e dalla forma fisica, Cala pensa che sara' diffcile poterlo rispettare...
Tashi Delek amore mio
( Cala riceve sms anche se non puo'rispondere, dunque se volete dirgli qualcosa...a lui fa sicuramente piacere! )

Sama-Kathmandu

Ed eccomi di nuovo a Kathmandu, con meno entusiasmo rispetto alle altre volte e molta malinconia.
Aver lasciato Cala a Sama il 22/04 mi ha distrutta, il cuore mi si e' chiuso a riccio togliendomi il fiato e il sorriso.Non e' stato semplice salutarlo, prendere le mie cose e girargli le spalle , in questi momenti si riescono solo a dire le piccole cose, mentre le grandi cose rimangono li', dentro di noi, troppo difficili da spiegare con lo zaino sulle spalle e il tempo che corre.Con il Manaslu alle spalle e la pelle bruciacchiata dal sole Cala era bellissimo, perche' in quota acquista fascino , si percepisce che quello e' il suo ambiente, il luogo dove si completa!Questa e' l'immagine che mi porto nel cuore e in Italia con me: lui, li', bellissimo e felice!
La mia partenza e' stata rapida, veloce e dolorosa, sono partita alle 12,30 da Sama con un ritrado di 6 ore, il tutto perche' ero convinta di poter prendere un elicottero che il 25 saliva per portare dei rifornimenti alla spedizione giapponese e scendeva a pokara vuoto.
Sarebbe stato perfetto per me, avrei potuto raggiungere il Campo Base stare 2 giorni in piu' con Cala e scendere rapidamente per il mio volo.
Cosi' abbiamo atteso notizie da Kathmandu, da subito era chiaro che avrei potuto salire sull'elicottero, ma non sapevamo ancora il prezzo. Io e Cala pensavamo sui 300$, cifra accettabile. Ormai convinti che sarei rimasta, ci preparavamo per un servizio fotografico su una festa tradizionale che sarebbe avvenuta nel pomeriggio, era gia' lontana da me l'idea di doverlo lasciare, invece mi e' giunta la notizia che il prezzo sarebbe stato di 1000$ in prima battuta e 600$ in ultima, impossibile accettare, allo stesso prezzo avrei potuto rimanere 2 settimane in piu' al campo base! Ho dunque chiuso i bagagli, salutato Cala e sono partita velocemente...
E' stato durissimo, quel giorno ho camminato 9 ore di cui 3 al buio dormendo in una casa insieme a porters nepalesi.
Il secondo giorno 11 ore e mezza senza pausa per il pranzo o per riposare.
Il terzo giorno 6 ore ma sotto il sole cocente dei 500 metri slm di questi luoghi e in piu' la scoperta di una zecca sul mio sedere...tremendo!
Il quarto giorno 11 ore di bus che da Arughat mi ha portato a Kathmandu, l'unica occidentale su un bus carico di contadini nepalesi che portavo a vendere i loro prodotti in citta'.
Sono pero' arrivata, stanca, piu' magra e un po' malinconica...
Ti amo Cala
Tashi Delek

martedì 22 aprile 2008

Cala è a Samagompa, Pri sta tornado a Kathmandu

Stamattina il buon Cala mi ha chiamato per aggiornarmi sulla spedizione. "Abbandonato" a malincuore da Pri che è ripartita per Kathmandu circa 5 ore fa (si prospettano per lei ben 6-7 ore di viaggio sui camion locali... l'elicottero costava troppo!), Cala si trova a Samagompa a 3500mt di altezza. Al momento ci sono circa 7 spedizioni che si stanno preparando per Manaslu e alcune di queste stanno già attrezzando la via. Le condizioni meteo non sono favorevolissime: ogni giorno nevica (circa 20-30cm) e la via deve essere battuta nuovamente il giorno dopo. La forma del nostro alpinista è ottima: si sente benissimo e mangia come un bisonte (quindi sta ottimamente... :-)). Proseguirà verso il campo base con una coppia di spagnoli, Javier ed Ester: il primo tenterà la salita con Cala (forse, boh si vedrà...) mentre la compagna starà al campo base.
IMPORTANTE: Cala può ricevere i nostri sms ma non può risponderci... purtroppo! Ma gli fa paicere sentirci, quindi inondiamolo di messaggi di in bocca al lupo!

domenica 20 aprile 2008

Breaking news

Stamane ho ricevuto una inaspettata quanto piacevole telefonata da Pri e Cala. Ora si trovano negli ultimi villaggi nepalesi a 3000 mt ai piedi delle alte vette. Stanno bene, hanno avuto qualche piccolo problema con il satellitare ma finalmente sono riusciti a trovare della corrente elettrica per ricaricarlo. Domani però si divideranno: Priska ritornerà a Kathmandu mentre Cala tenterà l'impresa iniziando l'ascesa verso il campo base a 5000 mt di quota.
Ci mandano un grande abbraccio!
(Fra)

lunedì 14 aprile 2008

Avviso ai blognauti di Cmnexperience!

Avviso i frequentatori e i lettori del blog che da oggi Cala e Pri manderanno commenti e foto della loro avventura sulle vette nepalesi utilizzandomi come canale di smistamento delle loro email! Purtroppo non sono riusciti a trovare un pc di seconda mano e quindi non potranno aggiornarci in diretta delle loro pazzie a 6000 mt di quota!
Non mancherò di mantenere il blog il più aggiornato possibile!
Fra

sabato 12 aprile 2008

Lantang

Ebbene,
questo primo trekking di acclimatamneto e' terminato e invece di riposarmi come speravo ( almeno un giorno) domani si parte per il Manaslu, il trekking serio quello di avvicinamento al Campo Base con tanto di tende, cucina e portatori.
Io sono un po'stanca, siamo partiti venerdi' scorso con una brutta nottata alle spalle a causa di una bistecca non troppo sana mangiata al "Rum doodle", e poi ci e' toccato un viaggio di 10 ore prima sun un taxi e poi su un tetto di un bus sgangherato, schiaccati tra gente locale e sacchi di vedure varie...abbiamo bucato due volte e non vi dico la paura, a ogni sobbalzo mi sembrava di cadere dal tetto...
Ho accusato il peso dello zaino e il brutto tempo dei primi due giorni, pioggia e neve...ora mi trovo con un brutto raffreddore che credo continuera' fino al mio ritorno in italia...pero' poi su' il posto era meravigliso, solo alte montagne innevate...ancora una volta mi sono sentita a casa!
L'altra notte nonostante il mal di testa, sono uscita dal lodge e mi sono persa in quel cielo stellato, perche' le stelle a 4000 metri sembrano piu' vicine e ti sembra di poter alzare il braccio e aggrapparti ad una...e poi non ci sono luci, ne' vicine ne' lontane...solo il lento recitare i mantra delle montagne, ed ecco da li' non sarei piu' voluta andar via!

dal Lantang al Manaslu

eccoci qua. di nuovo a Kathmandu.
Purtroppo pero' sempre di corsa. Pensavamo di avere un giorno libero domani per fare tutte le commissioni che ancora dobbiamo, e invece questa sera, appena arrivati dopo un viaggio di 10 ore in bus, riceviamo la notizia che domani alle 13:00 si parte per la spedizione al Manaslu vera e propria. Quindi questa notte si preparano i bagagli e domani mattina di corsa si sbrigano tutte le ultime cose come comprare il cibo, dell'equipaggiamento tecnico, far lavare gli abiti e altro... .
Il trekking di otto giorni nel Lantang e' stato molto bello. E' saltato fuori cosi', un po' fuori programma: una scorsa alla lonely planet in aereo e poi la decisione. Ed e'venuto proprio un bel trekking di acclimatamento: tre giorni per arrivare a 3800 metri, la quota giusta per fare subito i grandiosi e correre su' per il Kyanjing Ri fino a 4600 mt, per poi quindi farsi venire il mal di testa, passeggiare un giorno per la valle per farselo passare, e poi salire ancora fino ai 5000mt del Cherko Ri.
Tutto intorno a noi ghiacciai e montagne innevate di 6000/7000 mt.
Abbiamo anche incontrato personaggi interessanti come i due spagnoli che adesso andranno al Makalu, o Philip Dera che si e' appena licenziato dall'ambasciata tedesca a Kathmandu per intraprendere un lungo viaggio di ritorno attraverso il Pakistan e altro, con la sua nuova moto comprata in loco.
Questa notte a Kathmandu si festeggia il nuovo anno, secondo il loro calendario, sono tutti agghindati a festa e c'e' un sacco di gente con tanata voglia di divertirsi. rincresce un po' non potersi unire a loro. domani si parte per una nuova avventura, ci sara' tempo dopo per festeggiare.
(cala)

giovedì 3 aprile 2008

Bus station

ciao a tutti, oggi, ultimo giorno di preparativi, e' iniziato con una lunga e faticosa attraversata della citta' a bordo di un taxi: ovunque tubi di scarico di camion e bus che si affacciavano indifferenti al tuo finestrino e rigettavano dentro tutti i loro argomenti... . clacson impazziti e la polvere di smog ormai tangibile che ti attanagliava la gola. Finalmente arriviamo alla bus station dove avremmo dovuto prendere un biglietto per l'indomani destinazione Syabrubesi; pero', dopo aver letto delle dieci\undici ore che ci avremmo impiegato a percorrere 72 km, e dopo aver visto le condizioni dei bus, cadenti a pezzi e con la gente stipata fin sul tetto, abbiamo deciso di concordare un prezzo col tassista. Cosi' domani ore 7:00 partenza dal nostro albergo in Thamel con 6 ore previste e 35 euro al posto di 5. mi scuso con gli amanti dell'avventura a tutti i costi, ma non abbiamo potuto resistere alla tentazione di un taxi tutto per noi... . sara' per il viaggio di ritorno. saluti a tutti Cala

ancora a Kathmandu

ciao a tutti,
oggi, ultimo giorno di preparativi, e' iniziato con una lunga e faticosa attraversata della citta' a bordo di un taxi: ovunque tubi di scarico di camion e bus che si affacciavano indifferenti al tuo finestrino e rigettavano dentro tutti i loro argomenti... . clacson impazziti e la polvere di smog ormai tangibile che ti attanagliava la gola.
Finalmente arriviamo alla bus station dove avremmo dovuto prendere un biglietto per l'indomani destinazione Syabrubesi; pero', dopo aver letto delle dieci\undici ore che ci avremmo impiegato a percorrere 72 km, e dopo aver visto le condizioni dei bus, cadenti a pezzi e con la gente stipata fin sul tetto, abbiamo deciso di concordare un prezzo col tassista. Cosi' domani ore 7:00 partenza dal nostro albergo in Thamel con 6 ore previste e 35 euro al posto di 5. mi scuso con gli amanti dell'avventura a tutti i costi, ma non abbiamo potuto resistere alla tentazione di un taxi tutto per noi... . sara' per il viaggio di ritorno.
saluti a tutti Cala

mercoledì 2 aprile 2008

Kathmandu

Kathmandu e' sempre la stessa, medesimi colori, odori e sensazioni dello scorso anno! Sicuramente piu' problemi elettrici, a quanto pare la corrente viene tolta in tutta la citta' per almeno 5 ore al giorno, siamo riusciti infatti a collegarci solo ora che sono le 21,30!
Sembra inoltre che sia mio destino trovare il brutto tempo, sono due giorni che piove...Kathmandu con la pioggia peggiora, le strade si riempiono di fango, i rifiuti si ammucchiano negli angoli ed e' un' impresa camminare con l'ombrello aperto, ci si scontra con la folla che normalmente colma le vie e con i veicoli che inoltre con il loro passaggio ti riempiono le gambe di quella mistura di rifiuti e fango.
Questa e' Kathamandu! Smog, polvere, traffico e da oggi per me anche fango!
Per quanto riguarda la spedizione, non sappiamo ancora nulla , il nostro contatto in Nepal non ha saputo fornirci notizie certe, deve attendere delle risposte da parte di alcune persone, sicuramente e' saltata la spedizione cilena, non ci resta dunque che attendere, abbiamo pertanto deciso di iniziare ad acclimatarci con un piccolo trekking nel Parco del Landtang, non sappiamo molto in merito, partiamo senza portatori e con uno zaino leggero, il necessario per stare via una settimana!
Mi preoccupa solo un po' il viaggio di 10 ore in bus su una strada che sembra essere alquanto esposta e accidentata...10 ore di viaggio...come da Milano a qui!
Mi auguro solo di non stare male!
Domani cercheremo di concludere tutte le cose che dovevamo fare, vari acquisti prima della partenza vera e propria, stiamo cercando anche un pc di seconda mano , impresa impossible, si trovano solo nuovi e a prezzi incredibilmente alti!
Ora un the prima della nanna...Namaste!
A presto

sabato 29 marzo 2008

Si parte...meno 2


Ormai siamo agli sgoccioli, mancano 2 giorni alla nostra partenza!
Come sempre si sono presentati degli imprevisti, problemi che ci stanno facendo perdere molto tempo e che mi mettono anche un po' di ansia...ma come dice il Cala " A tutto c'è rimedio, con calma risolveremo ogni cosa!"...speriamo!

  1. Primo inconveniente : abbiamo scoperto in questi giorni che il satellitare Thuraya non è compatibile con il Mac os x , dobbiamo dunque rinunciare a portarlo con noi e cercare qualcuno che ci impresti un pc, questa notizia mi ha demoralizzata, a parte il dover rinunciare al Mac che ormai è diventato il principale strumento di lavoro di Cala, ho visto anche crollare ogni possibilità di aggiornare questo blog e di comunicazione con l'occidente!
  2. Secondo inconveniente i copriscarponi...per poter salire con gli scarponi da sci alpinismo il Cala si è fatto cucire da una ditta di Genova che costruisce tute da sub, un paio di copriscarponi in neoprene...nonostante che siano trascorsi già due mesi da quando abbiamo commissionato il lavoro, i copriscarponi NON SONO ANCORA PRONTI!
    Dopo mille telefonate senza risposta, quando ormai avevamo rinunciato alla cosa, magicamente il titolare della ditta si è messo in contatto con noi, per lunedì mattina anche l'ultima cucitura dovrebbe essere fatta, dunque ci tocca partire e andare a recuperarli prima del nostro volo...a Genova!
  3. Kathmandu non risponde: non abbiamo infatti notizie dal nostro contatto in Nepal di quando arriveranno i cileni con cui Cala dovrà dividere le spese, non sappiamo dunque quando partirà la spedizione.
Abbiamo deciso di non farci troppi problemi, di partire e poi decidere direttamente in loco come trascorrere i giorni in cui attenderemo l'arrivo dei cileni, sicuramente nella polverosa Kathmandu sorseggiando un meraviglioso fruite juice ci sarà tutto più chiaro!
E allora via si vola ...

lunedì 17 marzo 2008

Medicinali

Scrivo qui di seguito la lista dei medicinali che ci porteremo in Nepal:

• Diamox
• Adalat
• Desametasone
• Dissentan / Lopemid per la diarrea. 2cp di attacco e una ogni scarica successiva; se i sintomi proseguono si può associare anche il Normix che contiene anche un blando antibiotico.
• Plasil ( metoclopramide) per il vomito ( meglio fiale iniettabili intramuscolo) ; appena possibile bere molto perché si perdono molti liquidi e si rischia la disidratazione che in quota è fisiologica.
• Tachipirina se febbre 1cp da 1gr due volte al giorno se la febbre supera i 38°C. Funziona bene anche come antidolorifico ad es. per la cefalea.
• Aulin per dolori vari ( un po’ più forte della tachipirina, ma meno maneggevole per il rischio di ulcera)
• Antibiotici:
o Augmentin per bronchiti, polmoniti, affezioni varie del tratto respiratorio. 1cp da 1gr due volte al giorno.
• Zenirol: per il raffreddore 300mg
• Paracodina: in caso di tosse persistente 15 mg gocce
• Steridrolo: per la disinfezione dell’acqua.
• Ventolin spray: o fiale in caso di broncospasmo.
• Garze, Bende, Cerotti
• Flubason PVA: collirio per l’oftalmia da neve.
• Per combattere le scottature comprese le ustioni solari: Foille Sole crema, tre applicazioni al dì.
• Sacche di soluzione fisiologica e glucosata per sciogliere i diuretici ( Lasix 2 fl )
• Per prevenire o curare le infezioni della pelle: Aureomicina pomata o Cicatrene pomata. Due applicazioni al dì dopo aver disinfettato bene al ferita.
• Per disinfezione di tagli o ferite: adoperare un prodotto che non brucia tipo Betadine soluzione, da usarsi con garza sterile al posto del cotone idrofilo che lascia troppi residui sulla ferita.
• E' indispensabile portare al seguito un minimo di materiale da medicazione: cerotti misti, tra i quali decisamente utili sono i cerotti agli Idrocolloidi contro le vesciche dei piedi Compeed. Disponibili in due misure. Importante è pulire ed asciugare la parte prima dell'applicazione e tenere il cerotto per un minuto premuto con la mano al fine di farlo ben aderire. Utile può essere anche un rocchetto di cerotto adesivo (sparadrappo), essenziale per bloccare garze o bende; garze consiglierei quelle in tessuto non tessuto (TNT) poiché non sfilacciano e non si attaccano ai tessuti; bende sono più pratiche quelle elastiche autofissanti, che risultano eccellenti nel bloccaggio di caviglie o ginocchia in seguito a storte o lussazioni.
• Contro dolori da distorsione (antiinfiammatorio): 2 applicazioni al dì con un gel al Ketoprofene o Diclofenac (Orudis gel, Fastum gel, Voltaren Emugel).
• Per dolori causati da trauma (antiedema): 3 applicazioni al dì con un preparato contenente Eparina sodica (Reparil, Lioton).
• In caso di zone infestate da insetti portare al seguito un repellente specifico tipo: Autan stick, spray o liquido.
• Se si prevede di raggiungere zone particolarmente soleggiate, portare al seguito crema solare con alto fattore protettivo.
Utile risulta essre anche uno stick labbra con fattore protettivo UV, per evitare eccessive screpolature o addirittura sanguinamenti.
Capitolo a parte merita la supplementazione alimentare ma non guasta ricordare che nelle scorte di acqua bisognerà prevedere l'aggiunta di sali e vitamine per reintegrare i liquidi persi. Menzione particolare merita tra l'altro il magnesio, che gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione dei crampi. Sempre per coloro che sono soggetti a crampi, risultano efficaci delle soluzioni di Spirito gallico forte con Arnica (Allgauer-Naturwaren Italia), che rinfrescano i muscoli delle gambe dando un senso di benessere, migliorando la circolazione superficiale, aumentando la resistenza, prevenendo indurimenti causati da sollecitazioni prolungate.
• ( Riparatore gastrico solo per priska )
• BUSCOPAN

venerdì 14 marzo 2008

FREE TIBET

Tra 17 giorni partiamo per il Nepal e mai come oggi ho desiderato già essere lì per poter manifestare con i rifugiati tibetani contro la repressione del governo cinese.
Vi invito a visitare il sito www.woeser.blogspot.com per avere notizie in tempo reale di quello che sta succedendo a Lhasa.
FREE TIBET

sabato 1 marzo 2008

Cala in prova - meno 27

Ormai i nostri pensieri e le nostre forze sono rivolte al Manaslu, la partenza sembra confermata per il 31/03 anche se dal Nepal ci è arrivata notizia che i Cileni con cui Cala dovrebbe dividere le spese del permesso non arriveranno a Kathmandu prima dell' 11 Aprile!
Abbiamo chiesto loro di anticipare l'arrivo e noi ci stiamo informando per spostare il nostro volo ai primi di Aprile, in modo tale da riuscire a dividere anche le spese del trekking di avvicinamento, per me sarebbe ovviamente ideale, significherebbe non essere da sola durante il viaggio di ritorno, dal campo base a Kathmandu!
Al momento non sappiamo ancora nulla di preciso dunque attendiamo...
Intanto in questi giorni Cala ha deciso di andare a provare l'attrezzatura, è partito con tutto l'occorrente per stare 3 giorni in autonomia in tenda, ha allestito il campo nei pressi di Moncenisio e si dedicherà allo scialpinismo e alle cascate di ghiaccio!
Sentiremo al suo ritorno i pareri sull'attrezzatura.
Io intanto rimasta purtroppo a casa inizio a pensare alle medicine da portare, devo cercare nel diario dello scorso anno l'elenco di quelle che abbiamo lasciato nei magazzini di Kathmandu e fare la lista di quello che ci manca, è un lavoro che mi mette un pò di ansia in realtà perchè mentalmente devo pensare a tutto ciò che ci può servire e dunque ai vari malesseri che potremmo avere, rispetto a un altro viaggio bisogna mettere in conto oltre i problemi causati dall'alimentazione e l'acqua, anche quelli più gravi legati alla quota!
Uffa...beato lui che in questo momento si starà godendo la neve su qualche cima!