mercoledì 5 maggio 2010

Pokhara





Oggi trasferimento a Pokhara.
Partiti da una Kathmandu sempre piu' in mano ai maoisti che non lasciano aprire nessun negozio e circolare alcun veicolo, siamo saltati al volo su un pulmino che non so come il nostro "pusher" di spedizioni, Parajuli, e' riuscito a recuperare per farci arrivare all'aeroporto. Siamo gia' insieme alla nostra guida Tek, che ci accompagnera' per tutto il trekking, mentre cuoco e aiuto cuoco con tutti i portatori ci stanno aspettando a Jomson, punto di partenza del trekking. Con sorpresa questa mattina mi hanno detto che un membro dello staff sara' Locke, l'aiuto cuoco che gia' avevamo al Dhaulagiri e che e' persona fantastica. Unico neo: non spiaccica una parola di inglese... .
Qui a Pokhara fa caldo, e il solito sciopero fa tenere tutti i negozi chiusi. Anche qui c'e' stata la manifestazione quotidiana, ma in piu' rispetto a ieri a Kathmandu, hanno bruciato un fantoccio che rappresentava il presidente in carica. A detta di molti nepalesi con cui ho parlato, probabilmente sara' costretto a dimettersi. Staremo a vedere. Tra circa dieci giorni, quando torneremo a Kathmandu, vi aggiornero'. Adesso il programma: domani partenza alle 6:00 per Jomson, dove, dopo una breve colazione, inizieremo subito il trekking per fare tappa domani sera a Kagbeni. Arrivo a Lo Manthang, la capitale del Mustang, previsto per l'11/05, e ritorno a Jomson il 16/05 e il 17/05 gia' a Kathmandu.
Nonostante il caldo che e' comunque sopportabile rispetto all'ultima volta che sono stato qui, l'arrivo a Pokhara e' sempre piacevole. Niente caos e rumore di Kathmandu, niente aria irrespirabile e poi la vista puo' spaziare sul blu del lago tutto circondato dal verde della vegetazione. E si puo' ammirare una veduta fantastica del Machapuchhre, o Fishtail. Niente bagno. Sara' per la prossima volta.
ciao ciao cala

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