lunedì 31 maggio 2010

Da Panboche






ciao a tutti,
oggi sono sceso a Panboche un paese a cca 4000 mt, 600 mt piu' in basso del campo base. Ne approfitto per ricaricare le batterie del satellitare e per vedere qualche faccia nuova. Al campo base ci siamo solo io e gli yak, oltre ovviamente al cuoco, il bravissimo Locke, e l'aiuto cuoco.
Siamo arrivati al dunque. Ormai e' quasi la vigilia del mio tentativo di scalata dell'Ama Dablam. Il programma prevede oggi dopo pranzo di risalire al campo base, domani passarlo ancora a riposare per poi partire a mezzanotte e mezza per provare a salire la montagna tutto d'un fiato e ridiscendere al campo base. Lo so, sara' difficile, la via e' molto lunga e a tratti impegnativa, ma non voglio smettere di sognare. Ormai ho fatto tanti sacrifici per arrivare fin qua e devo andare fino in fondo. Ovviamente se la cosa si fara' piu' grossa di me, tornero' indietro. Ho fatto dei depositi a quota 5800 che mi dovrebbero permettere al limite di fare anche un bivacco in quota. Ma spero proprio che non sara' necessario. Io sono in forma, il test sull'Island Peak e' andato bene, e anche la puntata dell'altro ieri a quota 5900 con zaino di 20 kg per fare dei depositi materiale. Ovviamente mi sono stancato molto, e ieri sentivo la stanchezza, ma confido nella sgambata di oggi e nel riposo ancora di domani per rimettermi in forma al 100%.
E' dura stare tutto il giorno da soli al campo base. Non c'e' nessuno con cui confrontarsi o con cui parlare. L'unica distrazione sono i messaggi degli amici che mi giungono attraverso il telefono satellitare. Li ringrazio molto e anche Priska che tutte le sere puntuale mi aggiorna sui fatti di casa e mi offre un grosso supporto morale.
Le foto che vedete rappresentano: la prima il sottoscritto che cammina verso il campo base dell'Ama Dablam con Dinboche sullo sfondo, poi due foto del campo base, poi una parte di cresta da percorrere e un autoscatto a cca 5900 mt, il punto piu' alto che ho raggiunto sull'Ama Dablam.
Vi lascio con il consiglio del giorno: mai fare pipi' sul sacco a pelo in tenda, dentro una bottiglia di plastica tagliata senza accendere la luce frontale, anche se fuori c'e' la luna piena che pensi che illumini a giorno anche dentro la tenda.

giovedì 27 maggio 2010

Al Campo Base dell'Ama Dablam



...tra grandine e neve!
Cala è arrivato oggi al Campo Base dell'Ama Dablam " Tempo di merda " commenta Cala " Nebbia e grandine. Io sono stanco e domani riposo qui."

L’Ama Dablam, gemma del Khumbu, è una montagna bella ad elegante, che fa capolino dalle nuvole sopra il monastero di Thyangboche, nel cuore della terra degli Sherpa, il Khumbu Himal, non molto distante dall’Everest e dal Lhotse. Assomiglia ad un’acuminata piramide, le cui pareti verticali sono interrotte da ripide creste affilate. Spesso paragonata al Cervino, è 2400 m più alta. L’ascensione è considerata la più affascinante salita di misto dell’Asia. Il nome significa “Madre con la Collana”, con riferimento al grande ghiacciaio pensile situato poco sotto la vetta, da cui la montagna prende il nome (Dablam).

mercoledì 26 maggio 2010

In cima all'Island Peak - Foto


CALA in CIMA all' ISLAND PEAK


Questa mattina in 3 ore e 50 con 15 kg di zaino, ( prova per l'Ama Dablam) Cala è arrivato dal campo base in cima all'Island Peak " Stavo bene sono andato su velocemente" racconta Cala " Ora scendo a Tinboche e domani partiamo per il campo base dell'Ama Dablam. Sono salito con un zaino pesante per allenarmi per l'Ama Dablam".
Forse tra poco arriverà la foto della cima.
Namastè

lunedì 24 maggio 2010

Cala a Chukung


Cala è arrivato a Chukugun ieri pomeriggio con un leggero mal di testa che lo costringerà a fermarsi un giorno in più per acclimatarsi.
" Ci siamo fermati a Tinboche una notte " racconta " qui ho incontrato molte persone con visi stravolti arrivare dall'Everest, tra cui un colombiano che avevo conosciuto al Manaslu. E' sempre bello ritrovare per caso persone con cui hai condiviso esperienze ed emozioni.Abbiamo chiacchierato piacevolmente".
Oggi salita al Chukungh Ri 5800mt per acclimatamento poi BaseCamp dell'Island Peak e infine primo tentaivo di salita in velocità senza campi alti " A parte il mal di testa di oggi ho recuperato totalmente le forze " dice Cala entusiasta " La salita a Tinboche è sempre faticosa, dritta e si sale di parecchi metri, ma questi sono dei splendidi posti."
Al momento il tempo è stato sempre bello a parte ieri sera che sono sopraggiunte parecchie nuvole minacciose, vedremo se i monsoni lasceranno salire Cala.
Namastè

sabato 22 maggio 2010

Namche Bazaar

ciao a tutti,
eccomi a Namche Bazaar, ultimo posto da cui probabilmente riusciro' ad aggiornare il sito direttamente.
Questa "piccola citta'", come l'ha definita un climber americano che stava parlando al telefono qui vicino, e' sempre piu' grande ogni volta che ci ritorno. Nuovi lodge, nuovi negozi, adesso ci sono perfino locali che offrono il caffe' Lavazza. Passeggiando ho visto almeno due insegne.
Oggi e' una giornata stupenda: non una nuvola ne' vento. speriamo che il tempo tenga per almeno altre due settimane prima che arrivino i monsoni... .
Io sto bene, mi sto riprendendo dagli acciacchi di Kathmandu. Sento le energie tornare ogni giorno di piu'. Il programma prevede: oggi dormire a Tenboche 3800 mt, e domani arrivare gia' a Chukung, a cca 4500 mt, da dove partiro' forse gia' dopodomani per andare in cima all'Island peak. Se invece avro' bisogno di ancora un giorno di acclimatamento, cerchero' di salire l'Island peak il 25, per poi spostarci il 26 al campo base dell' Ama Dablam, dove cosi' avro' un sacco di tempo per organizzarmi.
ciao ciao cala

giovedì 20 maggio 2010

Ultimo giorno a Kathmandu

Finalmente si riparte. Questa sera accompagno Priska all'aeroporto, e poi domani mattina volo a Lukla per iniziare un'avventura che dovrebbe portarmi sulla cima di Island peak e Ama Dablam.
Purtroppo ieri e' arrivata la tanto temuta fitta allo stomaco che mi ha poi tenuto sul cesso tutta la notte con scagozzi e vomiti vari. Risultato: oggi mi sento proprio uno straccio, pero' non ho piu' scariche. Confido per domani di ristabilirmi completamente e ricominciare a camminare con tanta energia.
namaste cala

martedì 18 maggio 2010

FOTO DAL MUSTANG

Come promesso pubblico un po' di foto relative al trekking appena fatto in una delle regioni piu' suggestive del Nepal e forse del mondo, dove la cultura tibetana si rivela ancora in tutta la sua essenza:

foto scattata da Kagbeni, la porta da cui si accede all' alto Mustang. il fiume e' il Kali Gandaki
06/05/2010
06/05/2010
07/05/2010

sullo sfondo il paese dove dormiremo: oasi di verde in un deserto dai colori incredibili

08/05/2010


un passo a 4000 mt
qui si prega mica male :-)


Bize', il nostro super cuoco
09/05/2010
Dakmar



Il nostro cuoco Bize, la nostra guida Tek, e il sottoscritto Cala

10/05 2010
Tsarang

11/05/2010
Arriviamo a Lo Mantang, la capitale


11-12/05/2010
il Tinji festival





il principe di Lo Mantang

13/05/2010

14/05/2010
Ilvillaggio di Tangge

15/05/2010


passo a 4150



16/05/2010
di nuovo a Kagbeni
il Nilgiri che spunta dalle case di Kagbeni



luci ed ombre sul Nilgiri visto da Jomson


lunedì 17 maggio 2010

Di nuovo a Kathmandu

ciao a tutti,
eccoci di nuovo a Kathmandu. arrivati questa mattina alle 10:30 da Jomson. Purtroppo i soliti problemi di comunicazione (questa volta non sono arrivati i messaggi sms che abbiamo spedito col satellitare), ci hanno impedito di tenervi aggiornati sullo sviluppo del nostro trekking. Comunque e' andato tutto bene. il trekking e' forse il piu' bello tra tutti quelli che ho fatto: il paesaggio e' bellissimo e riserva ogni giorno una sorpresa di colori e di forme, la quota e' alta ma non eccessiva e direi perfetta per favorire un buon acclimatamento. Anche le temperature erano giuste, e i paesi, i gompa, la gente, la capitale Lo Mantang, ... tutto insomma super. Unica cosa il vento, che dalle dieci del mattino inizia a soffiare inesorabile sollevando sempre sabbia e riempiendo tutto di polvere.
A breve un po' di foto dell'esperienza, in attesa di iniziare una nuova avventura sulle montagne himalayane prevista per il 21 giugno, con volo su Lukla e poi spedito verso l'Island peak che dovrebbe completare il mio acclimatamento per poi provare a scalare l'Ama Dablam.
namaste Cala

giovedì 6 maggio 2010

Kagbeni, oasi verde a 2800 mt di altezza

Cala e Priska sono arrivati a Kagbeni, un villaggio meraviglioso nell'Upper Mustang nella valle del fiume Kali Gandaki. Si trova a 2800 mt di altezza ed è una vera e propria oasi verde dove addirittura si coltiva il grano!
Dopo aver volato su Jomson (pare sia stato un volo da montagne russe!), si sono diretti verso questa zona del Mustang a dir poco favolosa e "fuori dal mondo": paesaggio desertico, spazi aperti e vento, visi tibetani sempre cordiali e sorridenti. E sopresi nel vedere il caffè fatto con la moka! Fortunatamente gli scioperi generali di Kathmandu non hanno intaccato la pace di quella valle. Oggi passeranno la notte in tenda... Ciao Fra

mercoledì 5 maggio 2010

Pokhara





Oggi trasferimento a Pokhara.
Partiti da una Kathmandu sempre piu' in mano ai maoisti che non lasciano aprire nessun negozio e circolare alcun veicolo, siamo saltati al volo su un pulmino che non so come il nostro "pusher" di spedizioni, Parajuli, e' riuscito a recuperare per farci arrivare all'aeroporto. Siamo gia' insieme alla nostra guida Tek, che ci accompagnera' per tutto il trekking, mentre cuoco e aiuto cuoco con tutti i portatori ci stanno aspettando a Jomson, punto di partenza del trekking. Con sorpresa questa mattina mi hanno detto che un membro dello staff sara' Locke, l'aiuto cuoco che gia' avevamo al Dhaulagiri e che e' persona fantastica. Unico neo: non spiaccica una parola di inglese... .
Qui a Pokhara fa caldo, e il solito sciopero fa tenere tutti i negozi chiusi. Anche qui c'e' stata la manifestazione quotidiana, ma in piu' rispetto a ieri a Kathmandu, hanno bruciato un fantoccio che rappresentava il presidente in carica. A detta di molti nepalesi con cui ho parlato, probabilmente sara' costretto a dimettersi. Staremo a vedere. Tra circa dieci giorni, quando torneremo a Kathmandu, vi aggiornero'. Adesso il programma: domani partenza alle 6:00 per Jomson, dove, dopo una breve colazione, inizieremo subito il trekking per fare tappa domani sera a Kagbeni. Arrivo a Lo Manthang, la capitale del Mustang, previsto per l'11/05, e ritorno a Jomson il 16/05 e il 17/05 gia' a Kathmandu.
Nonostante il caldo che e' comunque sopportabile rispetto all'ultima volta che sono stato qui, l'arrivo a Pokhara e' sempre piacevole. Niente caos e rumore di Kathmandu, niente aria irrespirabile e poi la vista puo' spaziare sul blu del lago tutto circondato dal verde della vegetazione. E si puo' ammirare una veduta fantastica del Machapuchhre, o Fishtail. Niente bagno. Sara' per la prossima volta.
ciao ciao cala

Satellitare di Cala e Priska

Vi lascio comunque il numero del loro satellitare: +8821650318388. Ricordatevi di firmare sempre il messaggio.
Ciao Francesca

Comunicazione di servizio

Ciao a tutti, vi comunico che nei prossimi giorni sarà molto difficile comunicare con Cala e Priska attraverso il satellitare: il caricabatterie (che si attacca al pannello solare) è stato dimenticato e inoltre, a causa dello sciopero generale a Kathmandu, non hanno potuto comprarne uno! Il satellitare verrà acceso sporadicamente e non tutti i giorni per un'ora, come previsto. Cala e Priska mi invieranno aggiornamenti sul loro viaggio nei limiti del possibile e che provvederò subito a postare sul blog.
Ciao Francesca

martedì 4 maggio 2010

04/05/2010 Arrivo a Kathmandu... con sorpresa





L'aereo arriva puntuale all'aeroporto internazionale di Kathmandu. Solite pratiche da sbrigare, solita tassa da pagare, solita attesa al ritiro bagagli, solito caldo appiccicoso.
Sono all'incirca le 9:00 del mattino quando usciamo dall'aeroporto e troviamo ad attenderci Khamal, che ci da' il benevenuto e ci accompagna al furgoncino. Usciamo dal parcheggio e ci dirigiamo in direzione Thamel, dove si trova il nostro hotel e dove, solitamente, ci si immerge in un traffico caotico, rumoroso e asfissiante. Potete immaginarvi la mia sorpresa quando attraversiamo strade senza macchine, percorse solo da gente a piedi o in bicicletta. Tanta gente che sembra essere divenuta la padrona della strada e che a malapena si scosta guardandoti male al passaggio del nostro mezzo e dei pochi altri autorizzati a circolare.
Per tutto il Nepal e a partire dal primo maggio e' stato indetto uno sciopero generale. I maoisti sembra non siano contenti del presidente che sembra non stia rispettando i patti e le tempistiche per la creazione della prima costituzione del Nepal, cosi' hanno deciso di chiederne la destituzione e lo hanno fatto attraverso la voce di migliaia di persone che oggi e presumibilmente nei giorni passati intonavano in piazza cori di protesta. E coi maoisti non si scherza... non credo tu possa permetterti di esprimere un parere discordante... . Questa sera parlavo con una coppia di turisti che alloggiano nel nostro stesso hotel e che ieri hanno trovato un ristorante aperto al secondo piano di un edificio per andarvici a cenare. Mezz' ora dopo avere ordinato sono entrati dei maoisti che hanno intimato ai gestori di chiudere, ma, vedendo che i clienti non uscivano tempestivamente, hanno deciso di sparare sei colpi di pistola in aria, facendo cadere al suolo una pioggia di vetri che i miei amici hanno poi calpestato velocemente per uscire digiuni.
Questa e' la situazione ad oggi: lo sciopero non si sa quando finira', tutti i negozi di qualsiasi genere tranne le farmacie sono chiusi. Oggi hanno permesso ai commercianti di aprire solo per due ore, dalle sei alle otto della sera, e non si sgarra, alle otto e un minuto i negozi tiravano tutti giu' la serranda. Noi cosi' abbiamo potuto fare le ultime compere (anche se non tutte) che dovevamo far prima di partire per il trekking nel Mustang. Io poi spero di farne altre al mio ritorno a Kathmandu prima di ripartire per Lukhla alla volta di Island peak e Ama Dablam.
Oggi comunque e' stata un'esperienza interessante passeggiare per le strade della citta' che solitamente sono invase da mezzi a motore di ogni genere che strombazzano in continuazione e che coi loro tubi di scappamento rendono l'aria irrespirabile. oggi al posto dei clacson si sentiva il verso degli uccellini, e le strade si sono trasformate in campi da calcetto e da cricket. Tutto dove non c'erano manifestazioni, c'erano ragazzi che giocavano e respiravano un'aria che almeno in questi giorni e' diventata respirabile.
Il nostro programma prevede domani pomeriggio volo per Pokara dove passeremo la notte con (speriamo) cenetta romantica in riva al lago, e poi l'indomani mattina presto volo Pokara-Jhomson, da dove partiremo per questo famoso trekking del Mustang che ci portera' in uno dei posti piu' belli del mondo.
saluti Cala