martedì 4 maggio 2010

04/05/2010 Arrivo a Kathmandu... con sorpresa





L'aereo arriva puntuale all'aeroporto internazionale di Kathmandu. Solite pratiche da sbrigare, solita tassa da pagare, solita attesa al ritiro bagagli, solito caldo appiccicoso.
Sono all'incirca le 9:00 del mattino quando usciamo dall'aeroporto e troviamo ad attenderci Khamal, che ci da' il benevenuto e ci accompagna al furgoncino. Usciamo dal parcheggio e ci dirigiamo in direzione Thamel, dove si trova il nostro hotel e dove, solitamente, ci si immerge in un traffico caotico, rumoroso e asfissiante. Potete immaginarvi la mia sorpresa quando attraversiamo strade senza macchine, percorse solo da gente a piedi o in bicicletta. Tanta gente che sembra essere divenuta la padrona della strada e che a malapena si scosta guardandoti male al passaggio del nostro mezzo e dei pochi altri autorizzati a circolare.
Per tutto il Nepal e a partire dal primo maggio e' stato indetto uno sciopero generale. I maoisti sembra non siano contenti del presidente che sembra non stia rispettando i patti e le tempistiche per la creazione della prima costituzione del Nepal, cosi' hanno deciso di chiederne la destituzione e lo hanno fatto attraverso la voce di migliaia di persone che oggi e presumibilmente nei giorni passati intonavano in piazza cori di protesta. E coi maoisti non si scherza... non credo tu possa permetterti di esprimere un parere discordante... . Questa sera parlavo con una coppia di turisti che alloggiano nel nostro stesso hotel e che ieri hanno trovato un ristorante aperto al secondo piano di un edificio per andarvici a cenare. Mezz' ora dopo avere ordinato sono entrati dei maoisti che hanno intimato ai gestori di chiudere, ma, vedendo che i clienti non uscivano tempestivamente, hanno deciso di sparare sei colpi di pistola in aria, facendo cadere al suolo una pioggia di vetri che i miei amici hanno poi calpestato velocemente per uscire digiuni.
Questa e' la situazione ad oggi: lo sciopero non si sa quando finira', tutti i negozi di qualsiasi genere tranne le farmacie sono chiusi. Oggi hanno permesso ai commercianti di aprire solo per due ore, dalle sei alle otto della sera, e non si sgarra, alle otto e un minuto i negozi tiravano tutti giu' la serranda. Noi cosi' abbiamo potuto fare le ultime compere (anche se non tutte) che dovevamo far prima di partire per il trekking nel Mustang. Io poi spero di farne altre al mio ritorno a Kathmandu prima di ripartire per Lukhla alla volta di Island peak e Ama Dablam.
Oggi comunque e' stata un'esperienza interessante passeggiare per le strade della citta' che solitamente sono invase da mezzi a motore di ogni genere che strombazzano in continuazione e che coi loro tubi di scappamento rendono l'aria irrespirabile. oggi al posto dei clacson si sentiva il verso degli uccellini, e le strade si sono trasformate in campi da calcetto e da cricket. Tutto dove non c'erano manifestazioni, c'erano ragazzi che giocavano e respiravano un'aria che almeno in questi giorni e' diventata respirabile.
Il nostro programma prevede domani pomeriggio volo per Pokara dove passeremo la notte con (speriamo) cenetta romantica in riva al lago, e poi l'indomani mattina presto volo Pokara-Jhomson, da dove partiremo per questo famoso trekking del Mustang che ci portera' in uno dei posti piu' belli del mondo.
saluti Cala

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