sabato 26 aprile 2008

Sama-Kathmandu

Ed eccomi di nuovo a Kathmandu, con meno entusiasmo rispetto alle altre volte e molta malinconia.
Aver lasciato Cala a Sama il 22/04 mi ha distrutta, il cuore mi si e' chiuso a riccio togliendomi il fiato e il sorriso.Non e' stato semplice salutarlo, prendere le mie cose e girargli le spalle , in questi momenti si riescono solo a dire le piccole cose, mentre le grandi cose rimangono li', dentro di noi, troppo difficili da spiegare con lo zaino sulle spalle e il tempo che corre.Con il Manaslu alle spalle e la pelle bruciacchiata dal sole Cala era bellissimo, perche' in quota acquista fascino , si percepisce che quello e' il suo ambiente, il luogo dove si completa!Questa e' l'immagine che mi porto nel cuore e in Italia con me: lui, li', bellissimo e felice!
La mia partenza e' stata rapida, veloce e dolorosa, sono partita alle 12,30 da Sama con un ritrado di 6 ore, il tutto perche' ero convinta di poter prendere un elicottero che il 25 saliva per portare dei rifornimenti alla spedizione giapponese e scendeva a pokara vuoto.
Sarebbe stato perfetto per me, avrei potuto raggiungere il Campo Base stare 2 giorni in piu' con Cala e scendere rapidamente per il mio volo.
Cosi' abbiamo atteso notizie da Kathmandu, da subito era chiaro che avrei potuto salire sull'elicottero, ma non sapevamo ancora il prezzo. Io e Cala pensavamo sui 300$, cifra accettabile. Ormai convinti che sarei rimasta, ci preparavamo per un servizio fotografico su una festa tradizionale che sarebbe avvenuta nel pomeriggio, era gia' lontana da me l'idea di doverlo lasciare, invece mi e' giunta la notizia che il prezzo sarebbe stato di 1000$ in prima battuta e 600$ in ultima, impossibile accettare, allo stesso prezzo avrei potuto rimanere 2 settimane in piu' al campo base! Ho dunque chiuso i bagagli, salutato Cala e sono partita velocemente...
E' stato durissimo, quel giorno ho camminato 9 ore di cui 3 al buio dormendo in una casa insieme a porters nepalesi.
Il secondo giorno 11 ore e mezza senza pausa per il pranzo o per riposare.
Il terzo giorno 6 ore ma sotto il sole cocente dei 500 metri slm di questi luoghi e in piu' la scoperta di una zecca sul mio sedere...tremendo!
Il quarto giorno 11 ore di bus che da Arughat mi ha portato a Kathmandu, l'unica occidentale su un bus carico di contadini nepalesi che portavo a vendere i loro prodotti in citta'.
Sono pero' arrivata, stanca, piu' magra e un po' malinconica...
Ti amo Cala
Tashi Delek

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