E' stata un'esperienza bellissima e durissima allo stesso tempo, come ho gia'scritto ad un'amico, ai campi alti e' stato un "inferno freddo", camminare per 6-7 ore a meno 20 sprofondando fino al ginocchio, scavare per ore e ore nella neve a 6600m per cercar una cosa ormai perduta, dormire in una truna per 3 notti a 5810m... Ma ci son state anche cose bellissime, l'affascinante paesaggio del trekking, il piazzare le corde fisse con pali da neve viti da gliaccio e chiodi da roccia, l'emozione di trovarsi da soli sotto e "dentro" un 8000 ed il provare al massimo le proprie forze e capacita' sapendo in anticipo che l'unico aiuto che potra' arrivare e' da dentro di te.
Ringrazio in primis il compagno di spedizione Cala che e' stato un grande sia nell'organizzazione di tutta la spedizione che come compagno d'avventura, dalle situazioni critiche alle piu' normali, dalle chiaccherate alle partite a carte e anche se per me la carriera Himalayana degli 8000 penso sia finita, a lui auguro almeno altre 13 cime.
Volevo anche ringraziare tutti coloro che hanno seguito il Blog e mi sono stati vicino, faceva molto piacere sapere:(sai ti ha chiamato ... e poi anche ... e anche...)
Voglio anche scusarmi per aver fatto preoccupare e restare in ansia in una giornata in particolare, piu' d'una persona soprattutto quelle a me piu' care, scusate ma non ho potuto far diversamente.
Ciao Ivo
ciao Ivo,siamo stati molto preoccupati, anche se abbiamo sempre avuto molta fiducia in voi,ma sai spesso la montagna....Siamo sicuri che in altra situazione climatica sareste arrivati sicuamente in cima,perchè siete due "duri" ma...è andata cosi.Nel vostro bagaglio di ritorno,mancherà parecchio materiale ma siamo convinti che sarà pieno di altre cose.Perchè sarà stata un'esperienza unica, ricca,avventurosa e indimenticabile.Siete stati grandi, bravi! Ciao a presto
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